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domenica 11 aprile 2010

Col sangue agli occhi !!!



Ho aperto questo blog per dare notizia di quello che accade in Colombia, della violazione di diritti che quotidianamente si verifica in questa terra, per far conoscere la bellezza della sua natura e dei suoi luoghi. Essendo italiano ho ritenuto di rivolgere questo mio contributo ad un pubblico italiano.

Quando mi sono svegliato, questa mattina, mai avrei pensato che mi sarebbe arrivata notizia di un abuso tanto delirante, ma nel mio paese.... hanno arrestato Michela, Lorenzo e Riccardo perché stavano bevendo una birra nel centro di Perugia.

Un abuso è un abuso, in qualsiasi parte del mondo avvenga, e per questo ho deciso di scrivere qui anche di questa storia.

Vivo a Bogotà da più di un anno, ma le proprie radici non si dimenticano ed il C.S.O.A ExMattatoio, Riccardo, Lorenzo, Michela, sono le mie radici! Non si dimenticano gli occhi chiari di Riccardo arrossati dai lacrimogeni, non si dimentica la risata forte di Michela né la calma mite di Lorenzo. Non si dimenticano le braccia strette a cordone quando la fiducia corre veloce.

L' Ex Mattatoio da dieci anni resiste. Se a Perugia qualcuno ha avuto la possibilità di godersi un concerto di reggae, di ska, di punk-hardcore lo deve a loro. Se c'è stato qualcuno che è riuscito a proporre una cultura diversa, in una città che diventa sempre più una immensa vetrina, questi sono stati i militanti del centro sociale. Se sulla questione della morte in carcere di Aldo Bianzino è stata fatta un po’ di luce lo si deve a persone come Riccardo, Lorenzo e Michela.

A Perugia, così come in molte città d' Italia, si sta vivendo un periodo oscuro, fatto di divieti assurdi che ne soffocano la vitalità. Un delirio securitario senza fine. Una classe politica (di centro sinistra) inetta, quando non corrotta, gestisce la città basandosi su un concetto di sicurezza astratto e razzista, una banda incapace di pensare ad una politica diversa da quella populista della destra, incapace di dare diritti e garanzie vere ai precari, agli studenti e agli immigrati che ne popolano le mura e ne costituiscono il tessuto produttivo.

La risposta che hanno saputo dare alle problematiche della città è stata sempre repressiva, ci ricordiamo bene dei rastrellamenti contro gli immigrati di qualche anno fa, che in breve tempo hanno portato all' espulsione e alla reclusione nei cpt/cie di più di 500 persone.

L'unica voce dissonante che si è alzata in città in quell' occasione è stata quella del centro sociale, e ci hanno provato, per motivi esclusivamente di piccoli interessi di partito (compresi quelli dell' allora agonizzante Rifondazione Comunista) a chiudere e a sgombrare quell' unico spazio libero, comune, vivo. Non ci sono riusciti.

Con questi arresti la misura è colma!

Riccardo, Lorenzo e Michela stavano bevendo una birra in centro, verso le 21,30 di sabato. A causa dell' ordinanza che vieta il consumo di alcolici in centro dopo le 1,30 di notte, alcuni celeri tutori dell'ordine hanno anticipato i controlli, ed in borghese, senza identificarsi, gli hanno chiesto i documenti. Alla loro richiesta di spiegazioni i poliziotti hanno risposto con insulti e spintoni, hanno rotto un dito ad un ragazzo che cercava di riprendere la scena con il cellulare, e li hanno poi arrestati per resistenza a pubblico ufficiale. In questura gli è poi stato impedito di chiamare parenti ed avvocati.

In queste ore a mezzo stampa e tv, si sta cercando di creare il mostro. Secondo il sindacato di polizia SAP, ci sarebbe stato un lancio di bottiglie nei confronti di alcune pattuglie (secondo i testimoni cosa completamente inventata, così come inventati sono i precedenti degli arrestati), il centro storico di Perugia sarebbe preda di pericolosi balordi-estremisti, che poi, dopo gli arresti, avrebbero fatto un presidio sotto la questura lanciando pacificamente "minacciosi slogan".....wow!!!

In questo momento da Bogotà mi sento inerme ed una rabbia sale dentro, per non poterci essere, per sapere i corpi vivi delle mie radici imprigionati.

Solo per loro, Riccardo, Lorenzo e Michela, oggi, in Umbria, si ha il diritto di gridare "Ora e sempre, Resistenza!".

A loro, col sangue agli occhi, vorrei poter gridare "Pagheranno caro, pagheranno tutto! Liberi tutti! Liberi subito!".

Ivan.
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